La semplice iscrizione nel registro degli indagati di uno dei rappresentanti dell’impresa non comporta più l’esclusione dalle gare d’appalto. Perché si tratta di una situazione che da sola non basta a determinare effetti pregiudizievoli di natura civile o amministrativa per la persona alla quale il reato è attribuito.
È quanto ha precisato l’Autorità nazionale Anticorruzione con la delibera n. 397 del 6 settembre 2023, chiarendo quanto stabilito dal nuovo Codice degli Appalti, operante dal 1° luglio 2023.
Solo pochi giorni fa, rispondendo a una richiesta di parere relativa però al vecchio codice, l’Anac aveva considerato legittima l’esclusione dell’