Non è possibile invocare le cosiddette «tolleranze costruttive» (scostamenti minimi tra lo stato di fatto di un edificio o di un’unità immobiliare, e quanto indicato nel titolo abilitativo) e neppure basarsi su una semplice Cila per inglobare una loggia esterna all’abitazione. È quanto emerge dalla sentenza n. 10337/2025 emessa dal Tar Lazio.
Il provvedimento nasce dall ricorso presentato da una cittadina contro Roma Capitale, per l’annullamento di una determinazione dirigenziale con cui si ingiungeva la demolizione di una serie di interventi di ristrutturazione edilizia abusivamente realizzati presso l’appartamento di prop